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18 Novembre
2018
XXXIII Domenica del Tempo Ordinario
I vangeli di
queste domeniche sono tipici dell'ultimo tratto dell'anno liturgico per cui si fanno portatori delle
grandi domande che ci sono (speriamo!) nel cuore di ogni uomo. Siamo educati anche (e soprattutto!)
dalle grandi domande che danno senso anche a quelle piccole, della vita di ogno
giorno.
Il Maestro racconta che tutto ciò che ci sembra
certo e immutabile é esposto, con tutta la sua bellezza alla precarietà e alla fragilità. Persino
'il sole si spegnerà'! La vita personale e quella dell'intero creato é esposta a mille
sconvolgimenti ma dentro tutto questo verrà il Figlio dell'uomo, la cui presenza é già alle porte
per tutte le generazioni.
Con la parabola
del fico il Maestro invita il credente ad attraverare un processo di maturazione della storia (anche
quando sembra_come in questi giorni_ di essere risucchiati nel nulla e nel niente, nel pre-umano del
non senso e della pazzia mentale). La vita e la storia vanno verso una pienezza, verso l'incontro
ultimo e maturo con Cristo. Ecco la metafora dell'estate. Il cristiano é uno che conosce cos'é
l'inverno, é proiettato verso l'estate ma intanto é cultore di germogli. Sa vedere il bene anche
quando sembra infinitamente piccolo e quasi 'inutile'. É chiamato egli stesso a vivere la storia
come un germoglio, come una primavera, come l'inveramento nel qui e ora della storia dei Sogni di
Dio. La storia non é per il credente né il tempo della fuga e della paura, né il tempo della
evasione e della superficialità. É il momento decisivo in cui i passi diventano scelta e le
motivazione sono attinte dal Vangelo e irrobusticono percorsi autentici di libertà, di giustizia, di
pace e di fraternità. La Parola resta. Solo il Vangelo accende luce. Anche nel pieno della notte.
Come in questi giorni.
Buona domenica a tutti con una preghiera
speciale
per tutti i Poveri del mondo nella ll
Giornata mondiale dei poveri,
per la Fondazione Opera Santi Medici Cosma
e Damiano Bitonto onlus nel xxv anniversario della sua istituzione,
per gli
ospiti e operatori del Centro di accoglienza 'don Vito Diana' della Carias diocesana nel l
anniversario della nuova sede.
P.s.: cioè...mentre tutto passa il bene
soltanto resta.
Auguroniiiii !!!
Don
Vito