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31 Luglio 2016
XVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Gli fanno una domanda. La risposta -come capita spesso- non
la dà...
A Lui sta a cuore la prospettiva di fondo da cui
vedere e con cui significare la vita. E proprio la qualita' della vita non dipende dalla quantita'
di cose che si hanno. La parabola che poi offre il Maestro aiuta a scorgere l'inganno di una vita
costruita e attorcigliata attorno al proprio io. Non sono illecite le azioni che mirano a
'ingrandirsi', non e' il benessere il problema. Il dramma e' la solitudine. Nella testa e nel cuore
(ce l'ha?) del tizio entrano i granai, le costruzioni, il tempo, il futuro ma il tutto e' vissuto in
una estrema solitudine. Mancano gli altri all'appello. Poi la morte improvvisa riporta a verita'
cio' che quell'uomo in realta' aveva: nulla! un pugno di mosche!
non cio che hai ma cio'
che dai dice la qualita' di una vita.
Non cio' che prevedi e
progetti solo per te riempie il cuore.
Certo, una domanda si
impone ad ogni coscienza dopo l'ascolto di questa pagina di vangelo: ma sto cercando e costruendo
attorno a cio' che vale ???
Anche
sotto l'ombrellone potrai pensarci un attimo...
Un abbraccione a tutti i giovani presenti
a Cracovia con papa Francesco e anche a quelli che non ci sono andati, a tutti tutti perche' a
ciascuno giunga anche solo un frammento di quelle 'folli' parole per mettere/rimettere in cammino la
vita.
Felice domenica a
tuttiiiii