Domenica della Gioia.
Speriamo non l'unica ma questa ne è particolarmente dominata. Da un lato gioia come dono dall'altro gioia come compimento di una vita e come frutto della giustizia e della carità.
Giovanni prepara al Signore che viene un popolo ben disposto. È il profeta di fuoco. Il nuovo Elia. La sua forza è senza pari. Davanti al Regno che viene non si può essere 'mezze cartucce', smidollati, contenti e gasati dal religioso. L'incontro è vero se matura in dono, in giustizia, in comportamenti rispettosi.
Giovanni suscita domande. 'Che possiamo fare?' é la domanda delle domande, è segno che stiamo imboccando qualcosa di grande.
Perchè quando ci si apre all'Altro si viene decentrati e così ci si avvicina alla gioia.
A nessuno è preclusa la via. Ogni uomo potrà vedere la gloria di Dio.