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  • Santuario, Parrocchia

IL PENSIERO SUL VANGELO FESTIVO

7 Febbraio 2016

V Domenica del Tempo Ordinario


Isaia, Paolo e Pietro. Tre vite avvicinate da Colui che pensiamo inavvicinabile. Il Santo non disdegna di farsi vicino a situazioni di 'mancanza'/di peccato/di incompiutezza. Colui che abita i Cieli, che é Tre volte Santo (Santo significa Diverso), si mostra nello splendore del Tempio, nella tempesta di una coscienza, nella ferialità di pochi pescatori dopo una nottata nera in cui pochi granchi hanno portato su le loro reti. Si presenta il Nazareno sulle rive del lago e 'prega' Pietro di scostarsi un poco da terra e di buttare di nuovo le reti in mare. Assurdo! Pietro é del mestiere. Ma lo sanno tutti che non si pesca di giorno! E' evidente, lo dice il buon senso. Ma il Maestro al simpaticone di Pietro chiede il coraggio della fede. Pietro riporta la cronaca della pesca infruttuosa. Ma, aggiunge, 'sulla Tua parola getterò le reti'. Vero miracolo non sono le reti inaspettatamente stracolme di pesci. Primo e più grande miracolo é ritornare a pescare, non appiattirsi sulla cronaca o sugli insuccessi, é sperimentare di nuovo il coraggio di prendere il largo. Vero miracolo é il ricominciare. Meglio, é la Fiducia! Chi ha parlato a Pietro é Colui che parlerà anche ai due di Emmaus, é lo stesso che ha parole per ciascuno. Gettarsi a terra e riconoscersi davvero 'mancanti' é il minimo. E il Maestro non si prende gioco di questa piccolezza anzi la investe per una missione più grande, per una pesca più folle che dovrà sfidare notti e cuori impietriti, abissi di ogni genere purché la vita brilli e torni a essere meravigliosa, come uscita dal Suo cuore...

Buona domenica a tutti.

Don Vito